Quanto costano i diritti per trasmettere la Serie A?

6 visite

Sky e DAZN si assicurano i diritti televisivi della Serie A per le prossime cinque stagioni, fino al 2029, con un investimento complessivo di 900 milioni di euro. Laccordo, siglato il 23 ottobre 2023, conclude un lungo periodo di trattative.

Commenti 0 mi piace

Serie A: 900 milioni per la tv, un affare che segna il futuro del calcio italiano

La Serie A ha finalmente trovato casa per le prossime cinque stagioni. Sky e DAZN si sono aggiudicate i diritti televisivi del campionato italiano per il periodo 2024-2029, investendo complessivamente 900 milioni di euro. L’accordo, ufficializzato lo scorso 23 ottobre, mette fine a settimane di trattative serrate e apre un nuovo capitolo per il calcio italiano, segnando un percorso forse non privo di interrogativi.

La cifra, pur inferiore alle aspettative iniziali di Lega Serie A, rappresenta un importante segnale di fiducia nel prodotto calcistico italiano, nonostante le recenti difficoltà di audience e di competitività a livello europeo. La suddivisione dei diritti tra i due colossi della televisione a pagamento non è stata ancora dettagliata pubblicamente, lasciando spazio a diverse ipotesi sulle partite che saranno trasmesse da ciascuna piattaforma. Questa segretezza alimenta le speculazioni sul futuro della fruizione del campionato, con la possibilità che alcuni match chiave possano essere visibili solo su un determinato canale, determinando una sorta di “guerra” per gli abbonamenti.

Questo accordo, però, va ben oltre il semplice aspetto economico. I 900 milioni di euro rappresentano un’iniezione di liquidità fondamentale per i club, soprattutto per quelli di minore dimensione, che potranno così investire in infrastrutture, giovani talenti e rafforzare le proprie rose. Questo potrebbe contribuire a una maggiore competitività del campionato, rendendolo più equilibrato e imprevedibile.

Tuttavia, la sfida non è solo quella di aumentare la competitività in campo, ma anche quella di attrarre un pubblico più ampio. La frammentazione dei diritti tra Sky e DAZN, se non gestita con attenzione, potrebbe causare una dispersione di spettatori, abituati a una maggiore comodità nella visione delle partite. La Lega Serie A dovrà lavorare in sinergia con le emittenti per garantire una fruizione ottimale, forse puntando su soluzioni innovative per raggiungere un pubblico più giovane e digitalizzato.

In definitiva, i 900 milioni di euro per i diritti televisivi della Serie A rappresentano un punto di partenza, ma non una soluzione definitiva. Il successo di questo accordo dipenderà dalla capacità della Lega di sfruttare al meglio queste risorse, investendo non solo nel presente ma anche nel futuro, puntando a una maggiore sostenibilità economica e a un’esperienza di visione più coinvolgente e accessibile per tutti gli appassionati. Il futuro del calcio italiano, almeno per i prossimi cinque anni, è in parte nelle mani di questa nuova partnership, un’alleanza che dovrà dimostrare di poter davvero rilanciare il fascino e la competitività del campionato.