Che colorante usa il Campari?

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Il Campari utilizza coloranti artificiali E122, E102 ed E133, raggiungendo una tonalità rosso RAL 3002, in sostituzione del precedente carminio naturale E120.
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L’enigma del rosso Campari: un’analisi del colore iconico

Il rosso Campari. Un colore inconfondibile, vibrante, che evoca aperitivi al tramonto, serate animate e un gusto amaro-dolce inconfondibile. Ma dietro questa iconica tonalità si cela una storia complessa, un’evoluzione chimica che ha abbandonato le origini naturali per abbracciare la precisione dei coloranti artificiali. Per lungo tempo, il segreto del suo colore è stato legato al carminio (E120), un pigmento naturale ricavato da insetti, la cocciniglia. Oggi, però, la ricetta si è aggiornata, e il rosso Campari è frutto di una miscela sapientemente dosata di coloranti sintetici.

Analizzando la composizione attuale, emerge l’utilizzo di tre coloranti artificiali: l’E122 (azzorubina), l’E102 (tartrazina) e l’E133 (brillante blu FCF). Quest’insolito mix, lontano dalla semplicità del carminio di un tempo, permette di ottenere quella specifica tonalità di rosso, avvicinabile al RAL 3002, un rosso intenso e leggermente aranciato. La scelta di abbandonare il carminio, un colorante naturale ma soggetto a fluttuazioni di colore e potenziali problemi di allergie, ha portato a una standardizzazione del colore finale, garantendo una maggiore coerenza e uniformità in ogni bottiglia, indipendentemente dalla stagione o dalla provenienza delle materie prime.

La transizione da un colorante naturale a una combinazione di coloranti artificiali non è priva di considerazioni. Mentre il carminio, pur con le sue problematiche, possedeva un certo “fascino” legato alla sua origine naturale, i coloranti sintetici, pur essendo controllati e autorizzati per l’uso alimentare, sono spesso oggetto di dibattito sulla loro potenziale influenza sulla salute. L’utilizzo dell’E122, in particolare, è spesso associato a possibili reazioni allergiche, evidenziando la necessità di una chiara e completa informazione al consumatore.

In definitiva, il rosso Campari non è semplicemente un colore, ma il risultato di una scelta precisa, di un bilanciamento tra esigenze di standardizzazione, costanza del prodotto e considerazioni di sicurezza alimentare. La sua evoluzione cromatica riflette l’evoluzione stessa dell’industria alimentare, un percorso tra tradizione e innovazione che continua a plasmare non solo il colore, ma anche il gusto e l’immagine di un aperitivo di fama mondiale. La scelta di optare per i coloranti artificiali, pur sollevando questioni legittime, ha permesso di raggiungere un risultato estetico preciso e costante, a beneficio di un brand così legato alla riconoscibilità visiva del proprio prodotto. La trasparenza sulla composizione, tuttavia, rimane un aspetto fondamentale per garantire la fiducia del consumatore e promuovere un’informazione consapevole.