Che differenza c'è tra Amarone e ripasso?

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LAmarone è un vino rosso veneto ottenuto da uve appassite, con una lunga fermentazione e maturazione in legno, risultando potente, corposo e ricco di sentori di frutta secca, spezie e cioccolato. Il Ripasso, anchesso veneto, è prodotto ripassando il vino base (generalmente Corvina) sulle vinacce dellAmarone, conferendogli struttura e complessità maggiore rispetto al vino base, ma con minore concentrazione e potenza rispetto allAmarone. In sintesi: Amarone è più intenso e strutturato; Ripasso, più morbido e fruttato.
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Amarone e Ripasso: un confronto tra due giganti del vino veneto

Veneto, terra di vini pregiati e di antiche tradizioni vitivinicole, ci regala due gioielli enologici: lAmarone della Valpolicella e il Ripasso Valpolicella. Entrambi provengono dalla stessa zona, utilizzando uve autoctone simili, ma le loro differenze, in termini di processo produttivo e caratteristiche organolettiche, li rendono vini distinti e con personalità ben definite, capaci di soddisfare palati diversi.

La differenza principale risiede nel metodo di produzione. LAmarone, per definizione, è un vino ottenuto da uve appassite. Questo processo di appassimento, che può durare diversi mesi, concentra zuccheri e aromi, dando origine a un vino potente, ricco e complesso. Le uve, generalmente Corvina, Corvinone e Rondinella, vengono lasciate appassire sui graticci, perdendo fino al 30-40% del loro peso iniziale. Questa concentrazione si traduce in un vino con elevata gradazione alcolica, solitamente superiore al 14%, e una struttura tannica importante. La successiva fermentazione, lunga e lenta, avviene in vasche di acciaio o in legno, seguita da un affinamento altrettanto lungo, spesso in botti di rovere, che può durare anche diversi anni, arricchendo ulteriormente il bouquet aromatico. Il risultato è un vino intenso, strutturato, con sentori complessi di frutta secca (amarena, prugna secca, fichi), spezie (cannella, chiodi di garofano, vaniglia), cioccolato fondente e note balsamiche. Al palato, lAmarone si presenta corposo, caldo, con tannini potenti e un finale persistente e avvolgente. È un vino da meditazione, perfetto per accompagnare piatti importanti e strutturati, come brasati, selvaggina e formaggi stagionati.

Il Ripasso, invece, si distingue per un metodo di produzione più soft. Si basa sul ripasso, appunto, del vino base (solitamente un Valpolicella) sulle vinacce dellAmarone. Queste vinacce, ricche di zuccheri residui e lieviti, danno luogo a una rifermentazione, che arricchisce il vino base conferendogli maggiore struttura, complessità aromatica e unulteriore alcolicità, ma senza raggiungere la potenza e la concentrazione dellAmarone. La fase di appassimento delle uve non avviene nel Ripasso, portando ad un vino meno alcolico e con tannini più morbidi. Il risultato è un vino più fruttato, con note di ciliegia, mora, prugna, accompagnate da sentori speziati più delicati rispetto allAmarone. Al palato, il Ripasso è più morbido e rotondo, con tannini meno aggressivi e una persistenza gustativa piacevole, ma meno marcata. È un vino più versatile a tavola, che si adatta bene a piatti di pasta ripiena, arrosti di carne e formaggi a media stagionatura.

In conclusione, Amarone e Ripasso rappresentano due eccellenze della viticoltura veneta, entrambe degne di nota, ma con profili distinti. LAmarone è unesperienza sensoriale intensa e potente, adatta agli amanti dei vini corposi e complessi. Il Ripasso, invece, offre unesperienza più equilibrata e accessibile, un vino versatile e piacevole da bere in diverse occasioni. La scelta tra i due dipende, quindi, dal gusto personale e dalle preferenze culinarie. Entrambi, però, rappresentano uneccellente espressione della tradizione vinicola veneta, da gustare e apprezzare con consapevolezza.