Come mangiare la pasta se si ha la gastrite?

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Per chi soffre di gastrite, cereali come pasta, riso e avena, preferibilmente integrali, sono ben tollerati. Valide alternative sono le patate, il pane ben cotto e poco mollicoso, o cracker, fette biscottate e grissini.

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Pasta e gastrite: un connubio possibile con le giuste accortezze

La gastrite, con il suo corollario di bruciori, dolori e fastidi, può rendere difficile anche il semplice piacere di un piatto di pasta. Ma rinunciarvi del tutto è davvero necessario? Fortunatamente no. Anche se l’alimentazione gioca un ruolo cruciale nella gestione di questa infiammazione dello stomaco, la pasta, consumata con criterio, può tranquillamente far parte della dieta di chi soffre di gastrite.

Come anticipato, i cereali, tra cui la pasta, riso e avena, sono generalmente ben tollerati. Anzi, grazie al loro apporto di carboidrati complessi, forniscono energia a lento rilascio, contribuendo a stabilizzare i livelli di glicemia ed evitando picchi che potrebbero esacerbare i sintomi. La preferenza dovrebbe ricadere sulle versioni integrali, ricche di fibre che, pur richiedendo un maggiore lavoro digestivo, a lungo termine favoriscono la regolarità intestinale e il benessere generale dell’apparato digerente. Tuttavia, nelle fasi acute della gastrite, potrebbe essere opportuno iniziare con pasta raffinata e reintrodurre gradualmente quella integrale, valutando la propria tolleranza individuale.

La cottura della pasta è un altro aspetto fondamentale: evitare assolutamente la pasta “al dente”. Una cottura prolungata, che renda la pasta morbida e facilmente digeribile, è essenziale per non sovraccaricare lo stomaco infiammato. Condimenti leggeri e poco elaborati sono altrettanto importanti. Salse a base di pomodoro fresco, pesto leggero (magari senza aglio nelle fasi acute), un filo d’olio extravergine d’oliva e parmigiano grattugiato rappresentano scelte ottimali. Da evitare invece sughi piccanti, grassi, fritti o troppo ricchi di condimenti, così come formaggi stagionati e saporiti che potrebbero irritare la mucosa gastrica.

Oltre alla pasta, anche altri alimenti a base di cereali possono essere inclusi nella dieta. Riso, preferibilmente quello a chicco lungo e ben cotto, e avena, consumata sotto forma di porridge o fiocchi cotti in acqua o latte vegetale, sono valide alternative. Anche patate lesse o al vapore, pane ben cotto e poco mollicoso, cracker, fette biscottate e grissini possono contribuire a variare l’alimentazione senza appesantire la digestione.

Infine, è importante ricordare che ogni individuo reagisce in modo diverso agli alimenti. Ascoltare il proprio corpo e individuare quali cibi sono meglio tollerati è fondamentale per gestire al meglio la gastrite e mantenere una dieta equilibrata e appagante. In caso di dubbi, è sempre consigliabile consultare un medico o un dietologo per un piano alimentare personalizzato.