Come si dice gnocco fritto?

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In Emilia, gnocco fritto indica una specialità gastronomica regionale, preparata nelle province di Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Le sue varianti dialettali testimoniano la diffusione capillare di questa ricetta tradizionale.

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Come si dice “gnocco fritto” in Emilia

L’Emilia-Romagna, regione del nord Italia, è famosa per le sue eccellenze culinarie, tra cui gli immancabili gnocchi fritti. Questa delizia gastronomica, conosciuta anche come gnocco fritto o pinzino, è profondamente radicata nella tradizione culinaria emiliana.

Nella provincia di Modena, i gnocchi fritti sono chiamati “gnocco fritto” o “pinsè”. A Parma, invece, vengono indicati come “tortello fritto” o “chisulè”. Nel piacentino, si usano i termini “gnòc frit” o “pinsè”. Infine, nella provincia di Reggio Emilia, sono noti come “gnòc frit” o “chisulè”.

Queste varianti dialettali riflettono la capillare diffusione di questa specialità regionale, che viene preparata da secoli nelle case e nelle trattorie di tutta l’Emilia. La ricetta tradizionale prevede l’utilizzo di un impasto a base di farina, acqua e strutto, che viene fatto lievitare e poi tagliato in pezzi. Questi vengono poi fritti in abbondante olio, fino a diventare dorati e croccanti.

Gli gnocchi fritti vengono solitamente serviti caldi e accompagnati da salumi e formaggi tipici della zona, come il prosciutto crudo di Parma, il culatello di Zibello e il parmigiano reggiano. Si tratta di un piatto conviviale e informale, perfetto per un aperitivo o per una cena in compagnia.

La preparazione degli gnocchi fritti richiede tempo e maestria, ma il risultato finale ripagherà ampiamente gli sforzi. Questa prelibatezza emiliana è un simbolo della tradizione culinaria regionale, un piacere gastronomico da gustare e condividere.