Come si misura il tasso alcolico del vino?

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Per determinare la gradazione alcolica del vino si può utilizzare un idrometro. Misurando la densità del mosto prima e dopo la fermentazione, questo strumento permette di calcolare la quantità di zucchero convertita in alcol.

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Dall’uva all’alcol: misurare la gradazione del vino, un’arte antica e scientifica

Determinare la gradazione alcolica di un vino, quel numero che indica la percentuale di alcol etilico presente, non è un semplice esercizio di laboratorio. È un processo che, seppur basato su principi scientifici consolidati, conserva un’aura di artigianalità, legata alla tradizione vinicola e alle sue intime conoscenze empiriche. Oggi, la tecnologia offre strumenti precisi, ma la comprensione del metodo rimane fondamentale per apprezzare appieno la complessità di questo affascinante prodotto.

Il metodo più tradizionale, e ancora oggi ampiamente utilizzato, si basa sul principio della densità. L’idrometro, un semplice strumento a galleggiamento calibrato, misura la densità del mosto, ovvero il succo d’uva prima della fermentazione. Questa densità è direttamente correlata alla quantità di zuccheri presenti, la principale fonte di alimentazione per i lieviti durante la trasformazione in alcol.

Dopo la fermentazione, i lieviti, tramite un processo biochimico complesso, hanno convertito gli zuccheri in alcol etilico e anidride carbonica. Misurando nuovamente la densità del vino con l’idrometro, si ottiene un valore inferiore a quello iniziale. Questa differenza di densità, opportunamente interpretata, rivela la quantità di zucchero trasformata in alcol. La conversione non è un rapporto lineare ma è legata a complesse reazioni enzimatiche, per questo l’utilizzo di tabelle di conversione o di calcolatori specifici è necessario per ottenere un risultato preciso. Questi strumenti, basati su equazioni empiriche e dati sperimentali, tengono conto anche di altri fattori che influenzano la densità, come l’acidità del vino.

Va però sottolineato che l’idrometro, seppur affidabile, offre una misurazione approssimativa. Per ottenere risultati più precisi, si ricorre ad analisi più sofisticate, come la gascromatografia o la spettrofotometria. Questi metodi di laboratorio permettono di quantificare con precisione la concentrazione di alcol etilico, offrendo un grado di accuratezza ben superiore a quello ottenibile con l’idrometro.

La misurazione della gradazione alcolica del vino è dunque un processo affascinante, un ponte tra l’antica arte della vinificazione e le moderne tecniche di analisi chimica. Che si utilizzi un semplice idrometro o sofisticati strumenti di laboratorio, il risultato finale ci fornisce una preziosa informazione sulla composizione del vino, contribuendo a comprenderne meglio le caratteristiche organolettiche e la sua storia. E in fondo, è proprio questa storia, fatta di terra, sole, lieviti e sapienti mani, che si cela dietro ogni goccia di questo nettare.