Come si scrivono i gradi del vino?

0 visite

La gradazione alcolica, o titolo alcolometrico, indica la percentuale in volume di alcol puro presente in un vino a 20°C. Si esprime con un numero seguito da % Vol., quantificando la proporzione di alcol rispetto al volume totale.

Commenti 0 mi piace

L’Alchimia del Numero: Svelare il Mistero della Gradazione Alcolica del Vino

Il vino, bevanda antica e complessa, cela al suo interno un segreto numerico che ne definisce in parte il carattere e la personalità: la gradazione alcolica. Non si tratta di un semplice dato tecnico, ma di un elemento fondamentale che influenza profondamente la percezione sensoriale del prodotto, la sua struttura e, in ultima analisi, il suo godimento. Ma come si determina questo valore, spesso riportato sull’etichetta con un semplice numero seguito dalla sigla “% Vol.”?

La gradazione alcolica, o titolo alcolometrico volumico, indica la percentuale in volume di alcol etilico puro presente nel vino a una temperatura standard di 20°C. È fondamentale precisare la temperatura perché il volume dell’alcol, come quello di qualsiasi liquido, varia in funzione delle condizioni termiche. Un vino con una gradazione del 13% Vol., ad esempio, significa che in ogni 100 millilitri di vino sono presenti 13 millilitri di alcol puro. Il restante volume è composto da acqua, zuccheri residui, acidi, e una miriade di altri composti che contribuiscono alla complessità aromatica e gustativa.

La determinazione precisa della gradazione alcolica non è un’operazione casalinga. Richiede strumenti specifici e procedure standardizzate, solitamente eseguite in laboratorio. Il metodo più diffuso si basa sulla misurazione della densità del mosto (prima della fermentazione) e del vino finito. La differenza tra queste densità, che riflette la quantità di zuccheri trasformati in alcol durante la fermentazione, permette di calcolare con precisione la gradazione alcolica finale. Esistono anche metodi più rapidi, come quelli basati sulla misurazione dell’indice di rifrazione o della densità con appositi strumenti elettronici, ma la precisione del metodo tradizionale rimane insuperata.

La gradazione alcolica non è un parametro casuale, ma il risultato di una serie di fattori interconnessi: il tipo di uva, la sua maturazione, le condizioni climatiche dell’annata, le tecniche di vinificazione adottate. Un vino rosso robusto avrà solitamente una gradazione più alta rispetto a un bianco leggero e fresco. Tuttavia, la gradazione non è il solo indicatore della qualità del vino. Un vino con un’alta gradazione alcolica non è necessariamente superiore a uno con gradazione inferiore; la qualità dipende da una molteplicità di fattori, dalla complessità aromatica all’equilibrio gustativo.

In conclusione, la gradazione alcolica è una componente essenziale per comprendere le caratteristiche di un vino, ma va interpretata nel contesto più ampio del suo profilo organolettico. È un numero che, se ben compreso, apre una finestra su un mondo di sapori e sfumature, rivelando un aspetto fondamentale dell’alchimia che trasforma l’uva in un nettare prezioso.