Perché si filtra il brodo?
Il brodo vegetale, conservabile in freezer per un mese, si filtra per minimizzare la quantità di fibre. Alcuni pediatri ritengono che uneccessiva presenza di fibre nella pappa possa ostacolare lassorbimento di altri nutrienti essenziali per il bambino. La filtrazione mira quindi a ottimizzare lapporto nutrizionale.
Filtrare il brodo vegetale: un gesto semplice per massimizzare l’apporto nutrizionale, soprattutto per i più piccoli
Il brodo vegetale, un alimento versatile e ricco di sali minerali, rappresenta un ingrediente fondamentale nella dieta di grandi e piccini. Prepararlo in casa è semplice e permette di conservare il surplus in freezer, dove mantiene le sue proprietà per circa un mese. Ma un passaggio spesso sottovalutato, eppure cruciale, nella preparazione del brodo, soprattutto quando destinato ai neonati, è la filtrazione. Perché filtrare il brodo vegetale? La risposta risiede nella necessità di minimizzare la presenza di fibre.
Mentre per gli adulti un adeguato apporto di fibre è essenziale per il corretto funzionamento dell’intestino, nei primi mesi di vita del bambino, un eccesso di fibre può interferire con l’assorbimento di nutrienti fondamentali per la crescita. Il sistema digestivo dei neonati è ancora in fase di sviluppo e non è in grado di gestire grandi quantità di fibre. Queste, infatti, possono accelerare il transito intestinale, riducendo il tempo di contatto tra i nutrienti e la mucosa intestinale, compromettendo così l’assorbimento di minerali come ferro, calcio e zinco.
La filtrazione, quindi, non mira ad eliminare completamente le fibre, ma a ridurne la concentrazione, rendendo il brodo più digeribile e permettendo al piccolo organismo di assimilare al meglio i preziosi nutrienti disciolti nell’acqua di cottura. Questo accorgimento, suggerito da molti pediatri, ottimizza l’apporto nutrizionale del brodo, trasformandolo in un vero e proprio alleato per la crescita sana ed equilibrata del bambino.
Oltre a questo beneficio principale, filtrare il brodo offre anche vantaggi pratici: si ottiene una consistenza più omogenea e gradevole, ideale per la preparazione di pappe e minestrine. Inoltre, la rimozione dei residui vegetali contribuisce a prolungare la conservabilità del brodo in freezer, evitando la formazione di cristalli di ghiaccio che potrebbero alterarne il sapore.
In conclusione, filtrare il brodo vegetale, soprattutto quello destinato ai più piccoli, è un gesto semplice ma di grande importanza per garantire un apporto nutrizionale ottimale e favorire una crescita sana e armoniosa. Un piccolo accorgimento che fa una grande differenza.
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