Quale piatto per risotto?

Il risotto: un piatto piano per un’esperienza elevata

Il risotto, vanto della cucina italiana, è un piatto che richiede attenzione non solo nella preparazione, ma anche nella presentazione. La scelta del piatto giusto, infatti, contribuisce a esaltare le sue caratteristiche e a regalare un’esperienza sensoriale completa. E sebbene la tradizione familiare possa suggerire diversamente, il galateo e l’opinione di molti chef convergono su un unico verdetto: il risotto va servito in un piatto piano.

L’utilizzo del piatto fondo, spesso associato a pietanze brodose e consistenti, è da considerarsi inappropriato per il risotto. Quest’ultimo, pur essendo cremoso, mantiene una sua struttura e una sua eleganza che verrebbero mortificate all’interno di una conca profonda. Il piatto piano, al contrario, permette al risotto di distendersi, di respirare, mettendo in mostra la sua texture vellutata e i suoi colori. Inoltre, la superficie più ampia favorisce una migliore distribuzione del calore, evitando che il risotto si raffreddi troppo rapidamente e consentendo di apprezzarne appieno il profumo e il sapore.

Immaginate un risotto alla milanese, con il suo giallo intenso punteggiato dai fili di zafferano, adagiato su un piatto piano e bianco. La sua bellezza risalterebbe in modo incomparabile, invitando l’occhio e il palato a un’esperienza di gusto raffinata. Al contrario, confinato in un piatto fondo, lo stesso risotto perderebbe parte del suo fascino, quasi nascondendosi alla vista.

La scelta del piatto piano non è quindi una semplice questione di etichetta, ma un vero e proprio atto di rispetto verso questa prelibatezza italiana. Un gesto che ne valorizza l’aspetto estetico e contribuisce a creare un’atmosfera di convivialità e di piacere a tavola. Quindi, la prossima volta che preparerete un risotto, ricordate: un piatto piano è la scelta migliore per rendere giustizia alla sua cremosità e al suo sapore inconfondibile. Abbandonate le vecchie abitudini e lasciate che il vostro risotto brilli di luce propria, come un vero protagonista della tavola.