Quanti tipi di Prosecco ci sono?

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Il Prosecco si declina in cinque livelli di dolcezza: Extra Brut, Brut, Extra Dry, Dry e Demi-sec, una scala che va dal più secco al più dolce. Ogni tipologia offre un profilo gustativo differente, soddisfacendo diverse preferenze.

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Oltre la Bollicina: Un Viaggio nella Multisfaccettata Anima del Prosecco

Il Prosecco, simbolo di spensieratezza e convivialità italiana nel mondo, è molto più di un semplice vino frizzante. Dietro la sua effervescenza gioiosa si cela una complessità spesso sottovalutata, una ricchezza di sfumature che si manifesta principalmente attraverso la sua varietà di livelli di dolcezza. Affermare che esiste un solo tipo di Prosecco sarebbe come descrivere il mare solo con la parola “acqua”.

La percezione comune spesso limita la conoscenza del Prosecco alla semplice distinzione tra “secco” e “dolce”, ma la realtà è ben più articolata. La denominazione di origine controllata (DOC) e la denominazione di origine controllata e garantita (DOCG) definiscono infatti una scala di cinque livelli di dolcezza, ciascuno capace di offrire un’esperienza sensoriale unica e distintiva:

  • Extra Brut: Il re dell’ascetismo gustativo. Con un residuo zuccherino inferiore a 6 grammi per litro, l’Extra Brut si presenta come l’espressione più secca del Prosecco, rivelando una freschezza cristallina e una mineralità accentuata. Perfetto come aperitivo o per accompagnare piatti delicati a base di pesce o frutti di mare.

  • Brut: Un equilibrio magistrale tra acidità e freschezza. Con un residuo zuccherino tra 6 e 12 grammi per litro, il Brut rappresenta un punto di incontro ideale tra la secchezza e una leggera dolcezza di fondo, che ne esalta la complessità aromatica. Versatile e adatto a diverse occasioni, si abbina bene con antipasti, pizze e primi piatti leggeri.

  • Extra Dry: Un compromesso elegante tra secchezza e dolcezza. Con un residuo zuccherino tra 12 e 17 grammi per litro, l’Extra Dry è probabilmente la tipologia più diffusa e amata. La sua piacevole amabilità lo rende perfetto per aperitivi conviviali, ma anche per accompagnare piatti più strutturati, come risotti o carni bianche.

  • Dry: La dolcezza si fa sentire, ma con equilibrio. Con un residuo zuccherino tra 17 e 32 grammi per litro, il Dry offre una piacevole dolcezza che bilancia la freschezza del Prosecco. Ideale per accompagnare dolci secchi o come dessert wine leggero.

  • Demi-sec: Il più dolce della famiglia. Con un residuo zuccherino superiore a 32 grammi per litro, il Demi-sec rappresenta la scelta ideale per chi apprezza un profilo gustativo più rotondo e dolce. Perfetto per accompagnare dessert cremosi o frutta fresca.

Ognuno di questi livelli di dolcezza apre un mondo di possibilità, permettendo di sperimentare e scoprire sfumature inedite all’interno di un’unica, apprezzata denominazione. La prossima volta che sceglierete un Prosecco, dunque, non limitatevi alla semplice scelta tra “secco” e “dolce”: esplorate la ricchezza della sua gamma, e lasciatevi guidare dal vostro palato alla scoperta di un universo di bollicine.