Quando preoccuparsi della crescita del neonato?

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Una crescita inferiore al 3-5° percentile nelle curve di peso e/o altezza del neonato indica un ritardo di accrescimento, segnale che necessita di una valutazione pediatrica. Tale ritardo, sia ponderale che staturale, preoccupa i genitori e richiede un consulto medico.

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Quando la crescita del tuo bambino ti mette in allarme: cosa sapere e quando consultare il pediatra

La nascita di un figlio porta con sé una miriade di emozioni, tra cui la gioia di vederlo crescere e svilupparsi giorno dopo giorno. Monitorare la crescita del neonato è un aspetto fondamentale della cura genitoriale e un indicatore prezioso del suo benessere generale. Ma quando una crescita apparentemente lenta o al di sotto delle aspettative dovrebbe destare preoccupazione e spingere a consultare un medico?

Generalmente, i pediatri utilizzano le curve di crescita, strumenti grafici che mostrano l’andamento del peso e dell’altezza in relazione all’età del bambino. Queste curve sono basate su dati statistici relativi a popolazioni di bambini sani e consentono di valutare se la crescita di un neonato rientra in un intervallo considerato normale.

Un campanello d’allarme scatta quando la crescita del bambino si discosta significativamente da queste curve. In particolare, una crescita inferiore al 3-5° percentile sia per il peso che per l’altezza è un segnale che non va sottovalutato. Cosa significa questo? In parole semplici, significa che il bambino è più piccolo o pesa meno rispetto al 95-97% degli altri bambini della sua stessa età e sesso.

Un ritardo di accrescimento non è una diagnosi definitiva, ma un indicatore che necessita di un’accurata valutazione pediatrica. Le cause di un ritardo nella crescita possono essere molteplici e variano dalla semplice costituzione familiare a problematiche più complesse. Tra le possibili cause possiamo includere:

  • Fattori genetici: L’altezza e il peso dei genitori possono influenzare la crescita del bambino.
  • Problemi di alimentazione: Difficoltà nell’allattamento al seno o nell’assunzione di latte artificiale, intolleranze alimentari o malassorbimento di nutrienti.
  • Infezioni: Infezioni ricorrenti o croniche possono interferire con l’assorbimento dei nutrienti e rallentare la crescita.
  • Condizioni mediche sottostanti: Raramente, patologie come problemi ormonali, malattie cardiache o renali possono influire sulla crescita.

Perché è importante consultare un medico in caso di sospetto ritardo di accrescimento?

Perché solo un pediatra, attraverso una visita approfondita e l’eventuale esecuzione di esami specifici, può:

  • Valutare la situazione specifica del bambino: Prendendo in considerazione la sua storia clinica, l’alimentazione, lo sviluppo psicomotorio e la presenza di altri sintomi.
  • Individuare la causa del ritardo: Se presente, e impostare un trattamento adeguato.
  • Rassicurare i genitori: Nel caso in cui il ritardo di accrescimento sia dovuto a fattori costituzionali o transitori, fornendo consigli utili per supportare la crescita del bambino.

L’ansia dei genitori è comprensibile. Vedere il proprio bambino non crescere come previsto può generare preoccupazione e timore. Tuttavia, è fondamentale ricordare che la crescita è un processo dinamico e che ogni bambino ha il suo ritmo. L’importante è monitorare attentamente la crescita del bambino, collaborare con il pediatra e non esitare a chiedere aiuto in caso di dubbi o preoccupazioni.

Un intervento precoce, guidato da una valutazione medica accurata, può fare la differenza per garantire al bambino un sano e armonioso sviluppo.