Che analisi fare se ci si ammala spesso?

Ammalarsi Troppo Spesso: Quando il Sistema Immunitario Chiama un SOS

Sentirsi costantemente sotto attacco, con un raffreddore che non dà tregua, un’influenza dietro l’altra, o infezioni ricorrenti che minano la qualità della vita, è un segnale d’allarme da non sottovalutare. Ammalarsi spesso non è solo una scocciatura, ma potrebbe indicare una disfunzione del sistema immunitario, il nostro esercito di difesa contro virus, batteri e agenti esterni. Invece di accettare passivamente questa condizione, è fondamentale indagare a fondo le cause e intraprendere un percorso diagnostico e terapeutico adeguato.

Ma quali analisi è opportuno fare quando la propria salute sembra costantemente in bilico? La risposta più saggia è: consultare un immunologo, specialista in allergologia e immunologia clinica. Questo professionista è il più indicato per decifrare i segnali che il corpo invia e individuare le radici del problema.

Perché rivolgersi a un immunologo?

Un immunologo non si limita a curare i sintomi, ma si propone di comprendere il perché le difese immunitarie non funzionano correttamente. Il suo approccio è olistico e mirato a:

• Individuare o escludere malattie del sistema immunitario: Esistono diverse patologie che possono compromettere la funzionalità del sistema immunitario, da immunodeficienze congenite a malattie autoimmuni. L’immunologo, attraverso test specifici, può diagnosticare o escludere queste condizioni.
• Prescrivere terapie personalizzate: Ogni individuo è unico, e il trattamento deve essere adattato alle sue specifiche esigenze. L’immunologo, in base alla diagnosi, elabora un piano terapeutico mirato a rafforzare il sistema immunitario, modulare la risposta immunitaria o trattare la patologia sottostante. Questo può includere farmaci, integratori, modifiche dello stile di vita e altre terapie innovative.
• Monitorare l’evoluzione della condizione e la risposta ai trattamenti: Il percorso terapeutico non è statico, ma dinamico. L’immunologo monitora costantemente l’efficacia del trattamento, apportando le modifiche necessarie per ottimizzare i risultati e prevenire recidive.

Cosa aspettarsi dalla visita immunologica?

La visita immunologica è un processo accurato e dettagliato che include:

• Anamnesi: Il medico raccoglie informazioni sulla storia clinica del paziente, sulle sue abitudini di vita, sull’alimentazione, sui farmaci assunti e sulla storia familiare.
• Esame obiettivo: Viene effettuato un esame fisico completo per valutare lo stato generale di salute del paziente.
• Test diagnostici: L’immunologo può prescrivere una serie di test diagnostici per valutare la funzionalità del sistema immunitario, tra cui:
  • Esami del sangue: Emocromo completo, dosaggio delle immunoglobuline, valutazione delle sottopopolazioni linfocitarie, test per la ricerca di autoanticorpi.
  • Test cutanei: Test allergici per individuare eventuali allergie.
  • Test di funzionalità dei neutrofili: Per valutare la capacità dei neutrofili di combattere le infezioni.
  • Biopsia: In alcuni casi, può essere necessario prelevare un campione di tessuto per l’analisi.

L’obiettivo finale: una diagnosi precisa e un piano terapeutico mirato.

Affrontare il problema di ammalarsi frequentemente richiede un approccio proattivo e la collaborazione con un professionista esperto. L’immunologo è la figura di riferimento per individuare le cause sottostanti e intraprendere un percorso terapeutico personalizzato, che permetta di rafforzare il sistema immunitario, migliorare la qualità della vita e ritrovare il benessere perduto. Non bisogna rassegnarsi a vivere costantemente con l’ombra della malattia, ma agire con consapevolezza e determinazione per prendersi cura della propria salute.