Quali patologie fanno sentire freddo?

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Sensazione di freddo persistente può indicare diverse patologie, tra cui disturbi alimentari come lanoressia, problemi circolatori come i geloni, disfunzioni ormonali come ipotiroidismo e insufficienza surrenalica, infezioni come la meningite, malattie autoimmuni come il morbo di Hashimoto, e tumori ipofisari. Una valutazione medica è fondamentale.

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Il brivido che non passa: quando la sensazione di freddo persistente segnala un problema

La sensazione di freddo è una risposta fisiologica naturale a basse temperature, ma quando persiste anche in ambienti riscaldati può essere il campanello d’allarme di diverse patologie. Un brivido costante, mani e piedi sempre ghiacciati, non vanno sottovalutati e richiedono un approfondimento medico. Infatti, dietro a questa apparentemente banale sensazione possono nascondersi problematiche anche serie.

L’elenco delle possibili cause è variegato e comprende condizioni diverse tra loro. Ad esempio, i disturbi del comportamento alimentare, come l’anoressia nervosa, possono portare a una sensazione di freddo persistente. La malnutrizione, infatti, riduce il metabolismo basale e la produzione di calore corporeo. In particolare, la lanugo, la sottile peluria che compare in chi soffre di anoressia, è un tentativo estremo del corpo di proteggersi dal freddo, ma risulta inefficace.

Problemi di circolazione periferica, come la sindrome di Raynaud o i geloni, compromettono l’afflusso di sangue alle estremità, causando freddo intenso a mani e piedi, spesso accompagnato da pallore e formicolii.

Anche squilibri del sistema endocrino possono essere responsabili. L’ipotiroidismo, ovvero la ridotta attività della tiroide, rallenta il metabolismo e di conseguenza la produzione di calore. Allo stesso modo, l’insufficienza surrenalica, caratterizzata da una carenza di ormoni prodotti dalle ghiandole surrenali, può manifestarsi con una sensazione di freddo costante.

In alcuni casi, la sensazione di freddo può essere sintomo di un’infezione. Ad esempio, nella meningite, l’infiammazione delle meningi, il freddo intenso può associarsi a febbre alta, cefalea e rigidità nucale.

Le malattie autoimmuni, come la tiroidite di Hashimoto, possono anch’esse influire sulla termoregolazione. Nel caso di Hashimoto, l’attacco autoimmune alla tiroide può portare a ipotiroidismo e quindi a una maggiore sensibilità al freddo.

Infine, seppur raramente, la sensazione persistente di freddo può essere associata a tumori ipofisari. Questi tumori, a seconda della tipologia, possono interferire con la produzione di ormoni che regolano diverse funzioni corporee, tra cui la temperatura.

È importante sottolineare che la sensazione di freddo persistente non è una diagnosi, ma un sintomo. Pertanto, è fondamentale non auto-diagnosticarsi e rivolgersi a un medico per una valutazione completa. Solo attraverso un’accurata anamnesi, un esame obiettivo e eventuali esami di laboratorio si potrà individuare la causa sottostante e impostare un trattamento adeguato. Ignorare il problema potrebbe portare a un ritardo diagnostico e terapeutico con conseguenze potenzialmente gravi.