Quanti chili si perdono la notte?

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Ecco una stima di quante calorie si bruciano nel sonno: per ogni mezzo chilo di peso corporeo, si consumano circa 0,42 calorie allora. Questo calcolo fornisce unindicazione approssimativa del dispendio energetico notturno.

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Il Mistero dei Chili Persi di Notte: Mito o Realtà?

La bilancia che segna un peso inferiore al mattino rispetto alla sera è spesso interpretata come una prova di “chili persi durante la notte”. Ma quanto c’è di vero in questa convinzione popolare? La realtà è più sfumata e meno magica di quanto si possa pensare. Non si perdono chili di grasso durante il sonno, ma si registra una variazione di peso dovuta ad altri fattori.

La frase “si perdono chili di notte” è fuorviante. Non si tratta di una perdita di massa grassa, ma di una fluttuazione ponderale legata principalmente alla perdita di liquidi. Durante il sonno, il corpo continua a lavorare, svolgendo funzioni vitali come la respirazione, la circolazione sanguigna e la riparazione cellulare. Questi processi richiedono energia, che viene ricavata dal metabolismo basale. In media, si stima che una persona bruci circa il 10% del proprio fabbisogno calorico giornaliero durante il sonno.

La citazione di “per ogni mezzo chilo di peso corporeo, si consumano circa 0,42 calorie” è, tuttavia, una semplificazione eccessiva e potenzialmente fuorviante. Non è possibile stabilire un rapporto così lineare e preciso tra peso corporeo e calorie bruciate durante il sonno. Il dispendio energetico notturno varia infatti in base a diversi fattori individuali:

  • Massa muscolare: un individuo con maggiore massa muscolare brucerà più calorie a riposo, anche durante il sonno.
  • Metabolismo basale: il metabolismo, geneticamente determinato, influenza il numero di calorie bruciate anche in stato di quiete.
  • Livello di attività fisica: un’intensa attività fisica durante il giorno può aumentare il metabolismo basale anche durante la notte.
  • Età: il metabolismo tende a rallentare con l’avanzare dell’età, influenzando il dispendio calorico notturno.
  • Temperatura ambientale: una temperatura più bassa può richiedere un maggiore dispendio energetico per mantenere la temperatura corporea.

Quindi, la differenza di peso osservata al mattino non rappresenta una perdita di grasso, ma principalmente una riduzione del peso dovuta all’escrezione di liquidi (tramite urina e sudore) e alla respirazione (perdita di anidride carbonica e vapore acqueo). Questa perdita di liquidi può variare da persona a persona e da giorno a giorno, influenzata anche dall’idratazione e dall’assunzione di cibo prima di dormire.

In conclusione, la fantasia di perdere “chili di notte” mentre si dorme è un’illusione. Il sonno contribuisce alla combustione di calorie, ma il suo impatto sulla perdita di peso è marginale rispetto a una dieta equilibrata e all’attività fisica regolare. La variazione di peso mattutina è prevalentemente legata alla perdita di liquidi e non alla riduzione del grasso corporeo. Un approccio sano e sostenibile alla perdita di peso richiede un cambiamento dello stile di vita a 360°, non la semplice attesa di un dimagrimento miracoloso durante le ore di sonno.