Come pagare la tassa di soggiorno in ritardo?

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In caso di mancato pagamento della tassa di soggiorno, il comune può richiedere il pagamento sia al gestore della struttura ricettiva che al contribuente, applicando una sanzione del 30% (art. 13 D. Lgs. 471/97).

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La Tassa di Soggiorno: Come evitare spiacevoli sorprese in caso di ritardo

La tassa di soggiorno, un introito ormai consolidato per molti comuni italiani, rappresenta un piccolo contributo per finanziare servizi turistici e migliorare l’offerta ricettiva. Ma cosa succede se, per dimenticanza o imprevisto, il pagamento non viene effettuato entro i termini previsti? Le conseguenze, seppur non drammatiche, possono rivelarsi piuttosto onerose.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la responsabilità del pagamento non ricade esclusivamente sul turista. La normativa, infatti, prevede una compartecipazione della struttura ricettiva (albergo, B&B, affittacamere, ecc.). Il Decreto Legislativo 471/97, all’articolo 13, stabilisce che in caso di mancato pagamento, il comune può richiedere l’intera somma dovuta sia al gestore della struttura che al contribuente, ossia il turista. Questo significa una doppia richiesta di pagamento, con conseguenti disagi burocratici per entrambi.

Ma la beffa non finisce qui. Oltre al pagamento della tassa di soggiorno in arretrato, il comune ha il diritto di applicare una sanzione aggiuntiva, pari al 30% dell’importo dovuto. Una percentuale tutt’altro che irrisoria che può trasformare una semplice dimenticanza in un costo significativo. Si pensi, ad esempio, a una famiglia che trascorre una settimana di vacanza e si dimentica di pagare i pochi euro di tassa: la sanzione del 30% potrebbe superare l’importo originario della tassa stessa.

Pertanto, è fondamentale prestare la massima attenzione al pagamento della tassa di soggiorno. Al momento del check-out, è opportuno verificare attentamente la fattura e accertarsi che la tassa sia stata correttamente inclusa. In caso di dubbio, è consigliabile richiedere chiarimenti direttamente al gestore della struttura.

Inoltre, la trasparenza da parte delle strutture ricettive è fondamentale. Informare dettagliatamente i propri ospiti sull’importo e sulle modalità di pagamento della tassa, fornendo informazioni chiare e leggibili, è un modo per prevenire spiacevoli sorprese e garantire una corretta gestione amministrativa.

In conclusione, la tassa di soggiorno rappresenta un onere minimo per i turisti, ma il mancato pagamento può comportare conseguenze economiche significative. Attenzione, quindi, e buona organizzazione per evitare di trasformare una piacevole vacanza in un’esperienza amministrativa sgradita. La puntualità nel pagamento è la chiave per evitare l’applicazione di sanzioni e garantire una relazione serena con gli enti locali.