Quanto vale il punteggio sostegno?
Il servizio su posto di sostegno nelle GPS dello stesso grado è valutato in modo specifico, potendo arrivare fino a un massimo di 12 punti. Questo punteggio premia lesperienza maturata in questo ruolo cruciale per linclusione scolastica.
Il peso del sostegno: 12 punti che fanno la differenza nella GPS
La graduatoria di merito provinciale (GPS) rappresenta un crocevia fondamentale per la carriera di ogni docente. Tra i vari titoli e servizi che concorrono alla formazione del punteggio, quello relativo al servizio di sostegno riveste un’importanza particolare, non solo per il suo valore numerico, ma soprattutto per il riconoscimento implicito del ruolo chiave svolto da questi insegnanti nell’inclusione scolastica. E proprio questo ruolo, spesso gravoso e complesso, è premiato con un punteggio che può raggiungere i 12 punti, un valore significativo capace di influenzare in modo determinante la posizione in graduatoria.
Ma cosa rende il servizio di sostegno così rilevante ai fini della valutazione? Non si tratta semplicemente di un’attività aggiuntiva al carico di lavoro ordinario. Il sostegno richiede competenze specifiche, una profonda conoscenza delle metodologie didattiche inclusive, una spiccata capacità relazionale e una grande sensibilità verso le esigenze individuali di ogni alunno con Bisogni Educativi Speciali (BES). Si tratta di un impegno che va ben oltre la semplice erogazione di lezioni, coinvolgendo una costante progettazione personalizzata, la collaborazione con famiglie e altri operatori scolastici, e un continuo aggiornamento professionale per far fronte alle diverse problematiche che possono presentarsi.
I 12 punti assegnati per il servizio di sostegno nelle GPS dello stesso grado rappresentano dunque non solo un riconoscimento quantitativo, ma anche una valorizzazione qualitativa di un ruolo spesso sottovalutato. Essi riflettono la complessità e l’impegno richiesti da questa professione, riconoscendo l’esperienza maturata e la professionalità acquisita nel corso degli anni di servizio. Questo riconoscimento si traduce in una maggiore possibilità di ottenere un incarico, contribuendo così a stabilizzare la carriera di coloro che si dedicano con passione e competenza all’inclusione scolastica.
Tuttavia, l’ottenimento del punteggio massimo non è automatico. La valutazione considera la durata del servizio prestato, ma soprattutto la qualità e l’effettiva incidenza del lavoro svolto a supporto degli alunni con BES. È quindi fondamentale la documentazione accurata e dettagliata dell’attività svolta, a dimostrazione del reale impegno profuso nel raggiungimento degli obiettivi inclusivi.
In conclusione, i 12 punti per il servizio di sostegno rappresentano un elemento cruciale nella GPS, non solo per l’aspetto numerico, ma soprattutto per il significato simbolico che riveste: un chiaro segnale di apprezzamento per il lavoro fondamentale svolto da questi docenti, il cui impegno quotidiano contribuisce a costruire una scuola più equa e inclusiva per tutti. Un investimento, quindi, non solo sul punteggio, ma sull’inclusione stessa.
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