Che differenza c'è tra vino novello e vino nuovo?

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Il vino Novello si differenzia dal vino nuovo per lobbligatoria macerazione carbonica. Questultima consiste nel fermentare grappoli duva interi, non pigiati, in ambiente saturo di anidride carbonica a circa 30°, conferendogli caratteristiche uniche.

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Vino Novello e Vino Nuovo: un confronto che va oltre il nome

Spesso confusi, quasi intercambiabili nel linguaggio comune, il vino Novello e il vino Nuovo sono in realtà due prodotti ben distinti, separati da un processo enologico cruciale: la macerazione carbonica. Mentre entrambi rappresentano le primizie della vendemmia, il Novello si distingue per un profilo aromatico e gustativo inconfondibile, risultato di una tecnica specifica che lo eleva a espressione unica nel panorama vinicolo italiano.

Il punto di partenza è lo stesso: l’uva appena raccolta, simbolo di un nuovo ciclo vitivinicolo. Entrambi i vini, Novello e Nuovo, arrivano sul mercato in tempi brevi, generalmente entro poche settimane dalla vendemmia. Questa rapidità è un elemento che li accomuna, sottolineando la loro freschezza e la loro natura immediata.

Tuttavia, la similitudine finisce qui. La differenza sostanziale risiede nel metodo di vinificazione. Il vino Nuovo, più genericamente, indica un vino giovane che segue un processo di fermentazione tradizionale, con uve pigiate e diraspate. La fermentazione alcolica avviene quindi ad opera dei lieviti, trasformando gli zuccheri in alcool. Il risultato è un vino fresco, fruttato, ma che sostanzialmente ricalca le caratteristiche del vitigno da cui proviene, senza particolari modifiche indotte da tecniche specifiche.

Il vino Novello, invece, si contraddistingue per l’obbligatoria macerazione carbonica. Questo processo, vero cuore pulsante della sua identità, consiste nel mettere grappoli interi, non pigiati, all’interno di vasche sature di anidride carbonica, a una temperatura controllata intorno ai 30°C. In questo ambiente, si innesca una fermentazione intracellulare all’interno dell’acino. L’uva, privata dell’ossigeno, inizia a trasformare gli zuccheri in alcool e a produrre sostanze aromatiche specifiche. Successivamente, l’uva viene pigiata e la fermentazione alcolica si conclude in maniera tradizionale.

Questa tecnica conferisce al vino Novello caratteristiche uniche e riconoscibili:

  • Colore: Un rosso rubino brillante e vivace, spesso con riflessi violacei.
  • Profumo: Un bouquet intenso e fragrante, dominato da note fruttate, in particolare frutti rossi come ciliegia, lampone e fragola, spesso accompagnate da sentori di banana e caramella.
  • Gusto: Fresco, leggero, morbido e poco tannico, con una buona acidità che lo rende piacevolmente beverino.

La macerazione carbonica, quindi, non è solo una tecnica di vinificazione, ma un vero e proprio strumento per “scolpire” il vino, donandogli una personalità ben precisa. Il vino Novello, grazie a questo processo, si allontana dal semplice “vino nuovo” per diventare un prodotto con una sua identità, una celebrazione della vendemmia che esprime al massimo la sua immediatezza e la sua fragranza.

In conclusione, mentre il vino Nuovo rappresenta la semplicità e la freschezza della vendemmia, il vino Novello, con la sua macerazione carbonica, offre un’esperienza sensoriale più complessa e distintiva, un viaggio nel cuore degli aromi fruttati e nella vivacità di un vino giovane, ma con un carattere ben definito. La prossima volta che vi troverete di fronte a una bottiglia di “vino della nuova annata”, ricordatevi di questa distinzione: la scelta tra Vino Novello e Vino Nuovo è una questione di gusto e di consapevolezza, un modo per apprezzare appieno le diverse sfaccettature del mondo del vino.