Come capire se un prodotto contiene conservanti?

0 visite

I conservanti devono essere elencati sulletichetta, solitamente in fondo, in quanto presenti in quantità ridotta. I conservanti propriamente detti sono contrassegnati dalla lettera E seguita da 3 cifre comprese tra 200 e 299.

Commenti 0 mi piace

Svelare l’Invisibile: Come Districarsi tra i Conservanti nelle Etichette Alimentari

Nell’era della produzione di massa e della globalizzazione alimentare, la nostra dieta è costellata di prodotti provenienti da ogni angolo del pianeta. Per garantire che questi alimenti arrivino sulle nostre tavole freschi e sicuri, l’industria alimentare ricorre spesso all’utilizzo di conservanti. Ma come possiamo, in quanto consumatori consapevoli, navigare tra le etichette e capire se un prodotto contiene effettivamente queste sostanze, e quali?

La buona notizia è che la legge obbliga i produttori a dichiarare la presenza di conservanti nell’elenco degli ingredienti. Tuttavia, la sfida sta nel decifrare la nomenclatura e nel saper interpretare correttamente le informazioni fornite. Non basta una rapida occhiata; è necessario un approccio sistematico per individuare i segnali che rivelano la presenza di queste sostanze.

Dove Cercare e Cosa Cercare:

La prima regola d’oro è consultare l’elenco degli ingredienti. Generalmente, i conservanti sono elencati in fondo, perché la loro presenza è necessaria in quantità relativamente piccole rispetto agli altri componenti del prodotto. Ma non fidiamoci solo della posizione: è fondamentale conoscere i “nomi” dei conservanti.

Ed ecco il punto cruciale: i conservanti “veri e propri” sono identificati con la lettera E seguita da un codice numerico a tre cifre. Questo codice è un sistema standardizzato a livello europeo che permette di riconoscere con precisione la sostanza utilizzata. La fascia di numeri da tenere d’occhio è quella compresa tra E200 e E299.

Perché E200-E299?

Questi numeri sono specificamente riservati ai conservanti. Ogni numero corrisponde a una sostanza diversa con specifiche proprietà antimicrobiche, antiossidanti o antifungine, utilizzate per prevenire il deterioramento dell’alimento. Ad esempio, l’E202 è il sorbato di potassio, un conservante comune utilizzato in formaggi, yogurt e prodotti da forno.

Oltre i Numeri: Attezione alle Diciture Alternative

Sebbene il codice E sia lo standard, a volte i conservanti possono essere indicati con il loro nome chimico completo (es: acido sorbico, acido benzoico). Pertanto, è utile familiarizzarsi con i nomi più comuni dei conservanti utilizzati nell’industria alimentare.

Cosa Fare se si Trova un Conservante:

Trovare un conservante nell’elenco degli ingredienti non significa automaticamente che il prodotto sia “cattivo”. I conservanti svolgono un ruolo importante nel garantire la sicurezza alimentare e prolungare la durata di conservazione dei prodotti, riducendo lo spreco alimentare.

Tuttavia, una volta identificata la presenza di un conservante, possiamo fare scelte più informate:

  • Ricerca: Approfondire la conoscenza sul conservante specifico (es: E202) per capire quali sono le sue proprietà e potenziali rischi. Esistono numerose risorse online affidabili che forniscono informazioni dettagliate.
  • Confronto: Confrontare prodotti simili. Se possibile, optare per alternative con meno conservanti o, idealmente, senza.
  • Freschezza: Privilegiare alimenti freschi e di stagione, che generalmente non necessitano di conservanti.
  • Produzione Artigianale: Sostenere i produttori locali e artigianali, che spesso utilizzano metodi di conservazione naturali o riducono al minimo l’uso di additivi.

Conclusione:

La consapevolezza è la chiave per una dieta più sana e informata. Sapere come leggere e interpretare le etichette alimentari ci permette di fare scelte più consapevoli e di avere un maggiore controllo su ciò che mangiamo. Individuare la presenza di conservanti è un primo passo importante verso un’alimentazione più equilibrata e orientata al benessere. Ricordate: un consumatore informato è un consumatore più sano.