Perché non si versa vino sul vino?
Il Mistero del Vino e la Mano Sinistra: Tradizione o Superstizione?
Il gesto apparentemente innocuo di versare il vino cela un’intricata rete di tradizioni, etichette e, sorprendentemente, una buona dose di storia oscura. Perché, ci si chiede spesso, si evita accuratamente di versare il vino su del vino già presente nel bicchiere? E perché, quasi universalmente, il vino viene versato dalla destra? La risposta, al di là delle ovvie considerazioni di praticità ed educazione a tavola, affonda le radici in un passato lontano, intrecciandosi con le ombre del potere e le paure della corte medicea.
La pratica di non versare vino su vino, al di là di una semplice questione estetica (evita di creare un’eccessiva spuma e altera la percezione visiva del colore), potrebbe essere legata a una più antica e radicata diffidenza. L’immagine di un bicchiere riempito gradualmente, con attenzione e rispetto per il liquido prezioso, riflette una cura che va oltre la semplice cortesia: è un residuo di un tempo in cui la fiducia era merce rara, e dove ogni gesto, anche il più banale, poteva celare un pericolo.
La spiegazione del perché il vino si versa dalla destra, invece, è più suggestiva, e ci riporta alle atmosfere cupe e intrighi della Firenze rinascimentale. La credenza popolare, tramandata attraverso i secoli, vuole che i Medici, potenti e temuti signori di Firenze, utilizzassero gli anelli per nascondere veleni. Versando il vino da sinistra, quindi, si rischiava di avvicinare il bicchiere all’anello del versatore, esponendo così l’ospite a un pericolo mortale. Questa pratica, nata forse da una realtà, forse da una semplice superstizione, si è consolidata nel tempo, trasformandosi in un’etichetta sociale rigida, che sopravvive ancora oggi.
Certo, la probabilità di essere avvelenati tramite un anello durante una cena è infinitesima nel mondo moderno. Tuttavia, il persistere di questa consuetudine ci ricorda come le nostre azioni quotidiane, anche le più semplici, siano spesso impregnate di strati sottili di storia e di cultura, di superstizioni radicate e memorie collettive. Il semplice atto di versare il vino, dunque, diventa un microcosmo affascinante, capace di svelare frammenti di un passato complesso e di spiegare perché, ancora oggi, la mano sinistra resta stranamente lontana dal calice. È un ricordo, forse un’ombra, di un’epoca in cui la cortesia a tavola nascondeva un’attenzione ben più profonda, quella per la propria incolumità.
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