Quante cantine di Prosecco ci sono?

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Nel cuore della zona del Prosecco, tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, a fine 2022 si contano migliaia di aziende attive nel processo produttivo. Oltre diecimila aziende viticole coltivano le uve, affiancate da oltre mille cantine che vinificano e più di trecento case spumantistiche che trasformano il vino in Prosecco.

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Il Mosaico Effervescente del Prosecco: Numeri e Anime di un Territorio in Bottiglia

Il Prosecco, ambasciatore del gusto italiano nel mondo, è molto più di una bollicina. È un complesso mosaico di tradizioni, impegno e territorio, un universo brulicante di attività che culmina nell’inconfondibile aroma fruttato e nella piacevole effervescenza che lo contraddistinguono. Avventuriamoci nei numeri di questo affascinante ecosistema, svelando le cifre che delineano la sua vibrante realtà.

Parliamo di un’area geografica ben precisa, stretta tra le colline del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, un paesaggio plasmato dall’uomo e dalla vite. Qui, la produzione del Prosecco non è un’attività isolata, ma una sinfonia orchestrata da migliaia di attori diversi. I dati di fine 2022 ci offrono uno spaccato significativo: un panorama vitivinicolo vivace e poliedrico.

Al centro di tutto, pulsano oltre diecimila aziende viticole, custodi della terra e della tradizione. Sono loro, i viticoltori, a curare con passione i vigneti, a proteggere le uve Glera (l’ingrediente principe del Prosecco) e le varietà complementari, a garantire la qualità della materia prima. Ogni filare, ogni grappolo, racconta la storia di un territorio e l’impegno di una famiglia.

Ma l’uva da sola non basta a creare il Prosecco. Entrano in gioco, quindi, più di mille cantine, veri e propri laboratori alchemici dove il mosto si trasforma in vino. Queste cantine, spesso a conduzione familiare, sono il cuore pulsante della produzione, il luogo dove si tramandano i segreti della vinificazione, dove l’esperienza si fonde con l’innovazione per ottenere un vino base di alta qualità.

E per concludere il viaggio, arriviamo alle oltre trecento case spumantistiche, le artefici della magia delle bollicine. Sono loro a trasformare il vino base in Prosecco, attraverso il Metodo Charmat (o Martinotti), che prevede una rifermentazione in autoclave per conferire al vino la sua tipica effervescenza. Queste aziende, spesso più strutturate e orientate all’export, sono il volto del Prosecco nel mondo, il motore della sua diffusione e del suo successo.

In definitiva, quando solleviamo un calice di Prosecco, non stiamo semplicemente assaporando un vino spumante. Stiamo sorseggiando il risultato di un lavoro corale, l’espressione di un territorio ricco di storia e di passione, l’effervescenza di un intero ecosistema produttivo che, con oltre diecimila aziende viticole, più di mille cantine e più di trecento case spumantistiche, continua a far sognare il mondo con le sue bollicine. Il Prosecco è un mosaico effervescente, dove ogni tessera, ogni azienda, contribuisce a creare un’opera d’arte unica e inimitabile.