Che qualifica deve avere il preposto?

Il Preposto: Pilastro della Sicurezza Aziendale, Oltre la Conoscenza Tecnica

Nell’architettura della sicurezza aziendale, il preposto rappresenta una figura chiave, un anello di congiunzione cruciale tra la direzione e i lavoratori. La sua nomina, come giustamente sottolineato, si basa innanzitutto su una solida conoscenza delle attività lavorative specifiche e delle normative di sicurezza. Tuttavia, limitarsi a questo aspetto sarebbe riduttivo e trascurerebbe una serie di altre qualifiche fondamentali per l’efficace adempimento del suo ruolo.

È vero, l’azienda nomina il preposto tra i dipendenti che possiedono una profonda familiarità con i processi produttivi e le leggi che regolano la sicurezza sul lavoro. Questa competenza tecnica e normativa è imprescindibile. Ma la qualifica del preposto non si esaurisce in questo. Egli deve, infatti, possedere e sviluppare ulteriori competenze trasversali che ne facciano un vero leader della sicurezza sul campo.

Oltre la conoscenza, l’azione: Capacità di Leadership e Comunicazione

Un preposto efficace non è semplicemente un depositario di informazioni, ma un motivatore e un formatore. Deve essere capace di tradurre le norme in azioni concrete, di infondere nei colleghi la cultura della sicurezza e di garantire che le procedure vengano non solo comprese, ma anche applicate quotidianamente. Questa capacità di leadership si manifesta attraverso:

• Comunicazione efficace: Deve essere in grado di comunicare chiaramente istruzioni, avvertimenti e feedback. La sua comunicazione deve essere persuasiva, empatica e mirata a sensibilizzare i lavoratori sui rischi e sulle misure preventive.
• Capacità di ascolto: Un buon preposto sa ascoltare i dubbi, le preoccupazioni e le segnalazioni dei colleghi. Questo permette di individuare tempestivamente eventuali problemi e di intervenire proattivamente per evitarli.
• Capacità di osservazione: Deve essere attento ai comportamenti dei lavoratori, all’uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e alle condizioni ambientali. Un’osservazione vigile permette di rilevare potenziali pericoli e di correggerli prima che si verifichino incidenti.

Responsabilità e Senso del Dovere: Un Impegno Costante

Un’altra qualifica essenziale per il preposto è un forte senso di responsabilità e un profondo impegno per la sicurezza. Deve percepire la propria mansione come un dovere morale verso i colleghi e verso l’azienda, assumendosi la responsabilità di vigilare sul rispetto delle norme e di intervenire in caso di necessità. Questo implica:

• Conoscenza approfondita delle procedure di emergenza: Deve essere preparato a gestire situazioni di emergenza, conoscere le procedure di evacuazione e di primo soccorso, e saper coordinare gli interventi.
• Capacità di prendere decisioni rapide ed efficaci: In situazioni di pericolo, il preposto deve essere in grado di prendere decisioni immediate per proteggere i lavoratori e limitare i danni.
• Aggiornamento costante: Le normative in materia di sicurezza sono in continua evoluzione. Il preposto deve quindi impegnarsi a tenersi aggiornato sulle nuove disposizioni e sulle migliori pratiche, partecipando a corsi di formazione e leggendo materiali informativi.

In definitiva, la nomina di un preposto non può essere basata unicamente sulla conoscenza tecnica. È fondamentale valutare le sue capacità di leadership, comunicazione, osservazione, responsabilità e la sua volontà di impegnarsi per la sicurezza. Solo in questo modo si potrà avere la certezza di aver individuato una figura in grado di proteggere efficacemente i lavoratori e di contribuire a creare un ambiente di lavoro sicuro e sano. Il preposto, con la sua preparazione e la sua dedizione, diventa quindi un vero e proprio guardiano della sicurezza aziendale.