Come si dice arancia in dialetto milanese?

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In dialetto milanese, unarancia si chiama portugal. In particolare, la parola portugallu viene utilizzata per indicare questo frutto.

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Il “Portugal”: Un Sorso di Sole nel Dialetto Milanese

Il dialetto milanese, un idioma ricco di sfumature e storia, custodisce nel suo lessico parole che evocano immagini e sapori di un tempo. Tra queste, una in particolare risuona con echi di terre lontane e profumi agrumati: “portugal”. Chi si aspetterebbe, sentendo pronunciare questa parola in una conversazione tra milanesi DOC, che si stia parlando della comunissima arancia?

Eppure, è proprio così. In dialetto milanese, l’arancia si chiama “portugal”, o, più precisamente, “portugallu”. L’origine di questa denominazione è legata ai commerci marittimi di un’epoca in cui il Portogallo, appunto, era un importante esportatore di questo frutto dorato. Le arance, giunte a Milano dai porti portoghesi, presero quindi il nome del paese d’origine, un’etichetta che si è radicata profondamente nella tradizione linguistica locale.

“Portugal” non è solo una parola, è un pezzo di storia milanese. È un ricordo di quando i mercanti animavano le vie della città, portando con sé merci esotiche e profumi nuovi. È l’eco di un’epoca in cui la globalizzazione era ancora un concetto lontano, ma il mondo arrivava comunque, a poco a poco, nelle case dei milanesi.

L’utilizzo di “portugal” per indicare l’arancia rappresenta un esempio perfetto di come il dialetto si evolve e si adatta nel tempo, incorporando elementi esterni e trasformandoli in parte integrante del proprio patrimonio linguistico. È una testimonianza della capacità del dialetto di raccontare storie, di preservare la memoria collettiva e di conferire un sapore unico e inconfondibile alle parole di tutti i giorni.

Quindi, la prossima volta che vi trovate a Milano e sentite qualcuno parlare di “portugal”, saprete che non si riferisce al paese lusitano, ma a un frutto succoso e vitaminico, un piccolo sole invernale che, nel dialetto milanese, brilla con un nome che profuma di viaggi e di antichi commerci. Un sorso di “portugal” è, in fondo, un sorso di storia milanese.