Cosa provoca la difficoltà a deglutire?

Deglutire: un gesto automatico che può diventare difficile. Capire le cause della disfagia.

Deglutire, un’azione che compiamo migliaia di volte al giorno senza pensarci, può diventare un’impresa ardua per chi soffre di disfagia. Questa difficoltà a trasportare cibo, liquidi e saliva dalla bocca allo stomaco può avere diverse cause, spesso complesse e interconnesse, che vanno da problemi neurologici a infezioni, passando per gli effetti collaterali di alcuni trattamenti medici.

Un ruolo centrale è giocato dal sistema nervoso. Lesioni cerebrali traumatiche, ictus, malattie neurodegenerative come il Parkinson, la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e la demenza possono compromettere il delicato meccanismo di coordinamento muscolare necessario per una deglutizione efficace. I segnali nervosi che controllano i muscoli della bocca, della faringe e dell’esofago possono essere interrotti o alterati, rendendo difficile iniziare la deglutizione, coordinare i movimenti della lingua e della gola, o spingere il bolo alimentare verso lo stomaco.

Anche le cure mediche, pur necessarie, possono talvolta portare alla disfagia come effetto collaterale. Alcuni farmaci, ad esempio quelli che agiscono sul sistema nervoso centrale, possono interferire con la coordinazione muscolare. Chemioterapia e radioterapia, soprattutto nella regione testa-collo, possono causare infiammazione e danni ai tessuti, rendendo la deglutizione dolorosa e difficoltosa. Inoltre, interventi chirurgici in aree come la bocca, la gola o l’esofago possono creare tessuto cicatriziale che ostacola il passaggio del cibo.

Le infezioni, sia locali che sistemiche, possono contribuire al problema. Infezioni batteriche come il botulismo, che paralizza i muscoli, possono rendere la deglutizione impossibile. Mucositi, infiammazioni dolorose delle mucose del cavo orale, spesso causate da funghi come la Candida o virus come l’Herpes, possono rendere la deglutizione estremamente dolorosa e difficile.

Oltre a queste cause principali, esistono altri fattori che possono contribuire alla disfagia, come la presenza di diverticoli esofagei, tumori dell’esofago o della testa-collo, e alcune malattie autoimmuni. È importante sottolineare che la disfagia non è una malattia in sé, ma un sintomo di una condizione sottostante. Pertanto, di fronte a difficoltà persistenti nella deglutizione, è fondamentale rivolgersi al medico per una diagnosi accurata e un trattamento mirato alla causa del problema. Una diagnosi precoce può migliorare significativamente la qualità della vita del paziente, prevenendo complicazioni come la malnutrizione, la disidratazione e le polmoniti ab ingestis, causate dall’ingresso di cibo o liquidi nelle vie respiratorie.