Quanto può durare un attacco di reflusso?
Nella maggior parte dei neonati, il reflusso si risolve spontaneamente entro due anni. Tuttavia, in una piccola percentuale di casi, il problema persiste e si trasforma in malattia da reflusso gastroesofageo. Negli adulti, questa condizione può essere innescata da svariate cause.
Quando il Bruciore si Fa Insistente: Quanto Dura un Attacco di Reflusso e Cosa Significa
Il reflusso gastroesofageo, quel fastidioso bruciore che risale dall’esofago, è un’esperienza comune a molti. Ma quando un episodio occasionale si trasforma in un problema persistente? Comprendere la durata di un attacco di reflusso e le sue implicazioni è fondamentale per gestirlo al meglio e, se necessario, cercare un aiuto medico.
Un attacco di reflusso occasionale è spesso di breve durata, generalmente da pochi minuti a un’ora, e può essere alleviato con semplici rimedi casalinghi come antiacidi da banco o modifiche alla dieta. La causa è spesso imputabile a pasti abbondanti, cibi grassi o piccanti, o al consumo di bevande gassate. In questi casi, il bruciore scompare una volta che il cibo è stato digerito e lo sfintere esofageo inferiore, la valvola che impedisce al contenuto dello stomaco di risalire, torna a funzionare correttamente.
Tuttavia, quando parliamo di durata e persistenza nel tempo, è importante distinguere tra il reflusso occasionale e la malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE). Se il reflusso si manifesta frequentemente, ad esempio più di due volte a settimana, e provoca sintomi persistenti e debilitanti, è probabile che si tratti di MRGE. In questo caso, la durata dei singoli episodi può variare notevolmente, ma ciò che conta è la frequenza e l’intensità complessiva dei sintomi.
Nei neonati, il reflusso è un fenomeno fisiologico molto comune. Lo sfintere esofageo inferiore non è ancora completamente sviluppato e questo permette al contenuto dello stomaco di risalire facilmente. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, questo problema si risolve spontaneamente entro i due anni di età, man mano che il sistema digestivo del bambino matura. Tuttavia, in una piccola percentuale di neonati, il reflusso persiste e si evolve in MRGE, richiedendo un intervento medico.
Negli adulti, la MRGE può essere innescata da una varietà di fattori, tra cui:
- Ernia iatale: una condizione in cui parte dello stomaco si spinge attraverso un’apertura nel diaframma.
- Obesità: l’aumento della pressione intra-addominale può favorire il reflusso.
- Gravidanza: i cambiamenti ormonali e la pressione dell’utero possono influenzare lo sfintere esofageo inferiore.
- Alcuni farmaci: alcuni farmaci, come gli antinfiammatori non steroidei (FANS), possono irritare l’esofago.
- Fattori dietetici: come già accennato, cibi grassi, piccanti, cioccolato, caffè e alcol possono aggravare il reflusso.
- Fumo: il fumo di sigaretta indebolisce lo sfintere esofageo inferiore.
Cosa fare se si soffre di attacchi di reflusso frequenti e prolungati?
Se gli attacchi di reflusso sono frequenti, intensi e persistono nel tempo, è fondamentale consultare un medico. Il medico potrà diagnosticare la causa del reflusso e raccomandare il trattamento più appropriato, che potrebbe includere:
- Modifiche dello stile di vita: come evitare i cibi che scatenano il reflusso, mangiare pasti piccoli e frequenti, evitare di sdraiarsi subito dopo aver mangiato, perdere peso se necessario e smettere di fumare.
- Farmaci da banco: antiacidi, alginati e inibitori della pompa protonica (PPI) a basso dosaggio possono fornire un sollievo temporaneo.
- Farmaci prescritti dal medico: in caso di MRGE più grave, il medico potrebbe prescrivere farmaci più potenti, come PPI ad alto dosaggio, bloccanti dei recettori H2 dell’istamina o procinetici.
- Intervento chirurgico: in rari casi, quando i farmaci non sono efficaci, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per rafforzare lo sfintere esofageo inferiore.
In conclusione, la durata di un attacco di reflusso può variare a seconda della causa sottostante. Un episodio occasionale è generalmente di breve durata e facilmente gestibile, ma se il reflusso diventa frequente e persistente, è importante consultare un medico per escludere la MRGE e ricevere un trattamento adeguato. Non ignorare i sintomi e prendersi cura della propria salute digestiva può fare una grande differenza nel migliorare la qualità della vita.
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