Quanti gradi ci sono a 12 km sotto Terra?

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La temperatura a 12 km di profondità sotto la superficie terrestre varia considerevolmente a seconda della posizione geografica e della composizione geologica. Non esiste una temperatura fissa. Si stima, tuttavia, un aumento di circa 25-30°C per ogni chilometro di profondità. Pertanto, a 12 km, la temperatura potrebbe raggiungere tra i 300°C e i 360°C, ma questa è solo una stima approssimativa.
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Scendere nelle profondità della Terra è come intraprendere un viaggio verso il cuore incandescente del nostro pianeta. Ogni chilometro percorso verso il basso segna un aumento di temperatura, un avvicinamento al magma primordiale che ribolle sotto i nostri piedi. Ma quanti gradi ci sono esattamente a 12 km di profondità? La risposta, come spesso accade in geologia, non è semplice e univoca.

Dodici chilometri rappresentano una profondità considerevole, ben oltre la portata della maggior parte delle attività umane. Le miniere più profonde raramente superano i 4 km, e anche i pozzi di perforazione scientifica più ambiziosi si fermano ben prima di raggiungere tale livello. Questo limite è dettato non solo dalle difficoltà tecniche e dai costi crescenti con laumentare della profondità, ma anche dalle condizioni estreme di temperatura e pressione che si incontrano.

La temperatura a 12 km sotto la superficie terrestre non è uniforme, ma varia significativamente a seconda di diversi fattori. La posizione geografica gioca un ruolo fondamentale: nelle zone vulcanicamente attive, come ad esempio lungo i margini delle placche tettoniche o in prossimità di punti caldi, il gradiente geotermico, ovvero laumento di temperatura con la profondità, è molto più elevato rispetto alle aree geologicamente stabili. In queste zone, a 12 km di profondità, le temperature potrebbero superare di gran lunga le stime medie.

Un altro fattore determinante è la composizione geologica del sottosuolo. Rocce diverse hanno differenti proprietà termiche, influenzando la velocità con cui il calore si propaga. La presenza di acqua sotterranea, di intrusioni magmatiche o di particolari minerali può alterare localmente il profilo termico. Ad esempio, la presenza di granito, una roccia radioattiva, può generare calore e aumentare la temperatura circostante.

Nonostante la complessità del problema, si può comunque fornire una stima approssimativa. In media, il gradiente geotermico è stimato intorno ai 25-30°C per chilometro di profondità. Moltiplicando questo valore per 12 km, si ottiene un intervallo di temperatura compreso tra 300°C e 360°C. Tuttavia, è importante sottolineare che questa è solo una stima generica, che può variare considerevolmente a seconda delle condizioni locali.

Immaginare un ambiente a 300-360°C è difficile. A queste temperature, lacqua bollirebbe istantaneamente e la maggior parte dei metalli inizierebbe a fondere. Le rocce stesse, sottoposte a pressioni immense e temperature elevate, assumono comportamenti plastici e deformi. È un mondo alieno e inospitale, che ci ricorda la potenza immensa racchiusa nelle viscere del nostro pianeta.

La ricerca scientifica continua a esplorare le profondità della Terra, utilizzando tecniche geofisiche avanzate per ricostruire la struttura e le proprietà del sottosuolo. Queste indagini sono cruciali non solo per comprendere la dinamica interna del nostro pianeta, ma anche per individuare risorse geotermiche, prevedere i terremoti e mitigare i rischi geologici. Ogni nuova scoperta ci avvicina alla comprensione dei complessi processi che modellano il nostro mondo, dal nucleo incandescente fino alla superficie su cui viviamo.