Cosa devo fare se un ospite non paga la tassa di soggiorno?

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In caso di mancato pagamento della tassa di soggiorno, il gestore della struttura ricettiva deve:

  • Far compilare e firmare allospite un modulo predisposto dal Comune.
  • Trasmettere il modulo al Comune.
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Ospite reticente alla tassa di soggiorno: cosa fare?

La tassa di soggiorno, sebbene spesso percepita come un’aggiunta fastidiosa al costo del pernottamento, rappresenta una risorsa fondamentale per i Comuni, utilizzata per finanziare interventi nel settore turistico e migliorare i servizi offerti ai visitatori. Ma cosa succede se un ospite si rifiuta di pagarla? Ignorare la situazione non è un’opzione: l’esattore, ovvero il gestore della struttura ricettiva, ha precisi obblighi di legge da rispettare.

Il mancato pagamento della tassa di soggiorno non va sottovalutato. La responsabilità del suo incasso, infatti, ricade direttamente sulla struttura che ospita il turista. Pertanto, di fronte ad un ospite reticente, il gestore non può semplicemente chiudere un occhio. La legge prevede una procedura specifica da seguire, volta a tutelare sia l’ente impositore che lo stesso gestore.

Il primo passo, fondamentale per evitare sanzioni, consiste nel far compilare all’ospite un apposito modulo, generalmente predisposto dal Comune di riferimento. Questo documento, che dovrà essere firmato dal turista, attesta formalmente il rifiuto del pagamento. Non si tratta di una semplice segnalazione informale, ma di un atto ufficiale che avvia l’iter amministrativo previsto in questi casi. È importante che il gestore si accerti che il modulo sia completo in ogni sua parte e che la firma dell’ospite sia apposta in sua presenza.

Successivamente, il gestore ha l’obbligo di trasmettere il modulo compilato e firmato al Comune. Le modalità di trasmissione possono variare a seconda dell’ente: alcuni Comuni potrebbero richiedere l’invio cartaceo tramite raccomandata, altri potrebbero accettare la trasmissione telematica tramite piattaforme dedicate. È consigliabile verificare le specifiche procedure direttamente con il Comune di appartenenza, consultando il regolamento comunale sulla tassa di soggiorno o contattando gli uffici preposti.

Trasmettendo il modulo, il gestore si solleva dalla responsabilità del mancato incasso. Sarà poi il Comune a intraprendere le azioni necessarie per il recupero del credito nei confronti dell’ospite inadempiente. È importante sottolineare che la mancata compilazione e trasmissione del modulo può comportare sanzioni a carico del gestore stesso, che si troverebbe in una posizione di irregolarità.

In conclusione, gestire il rifiuto del pagamento della tassa di soggiorno richiede attenzione e scrupolosità. Seguire la procedura corretta, compilando e trasmettendo il modulo previsto, permette al gestore di tutelarsi e di adempiere ai propri obblighi di legge, lasciando al Comune il compito di gestire l’inadempienza del turista. Una gestione trasparente e diligente di queste situazioni contribuisce a garantire la corretta applicazione della normativa e il buon funzionamento del sistema di riscossione della tassa di soggiorno.