Come si dice arancia in dialetto calabrese?

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In dialetto calabrese, arancia si dice arancia (come in italiano). Il termine pòsima si riferisce invece ai residui del caffè macinato.
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Esplorando i Gusti Linguali della Calabria: Arancia e Pòsima

La Calabria, una regione pittoresca nel sud Italia, vanta un ricco patrimonio culturale, inclusa una lingua unica che affascina i linguisti e i viaggiatori. Tra i suoi vocaboli distintivi, spicca l’arancia, il delizioso agrume che mantiene il suo nome italiano in dialetto calabrese.

L’Arancia Calabrese

Come in gran parte d’Italia, in Calabria l’arancia è nota semplicemente come “arancia”. Questa parola deriva dal persiano “nārang”, introdotto in Europa attraverso il commercio arabo. Nel dialetto calabrese, la parola “arancia” viene pronunciata con il tipico accento calabrese, conferendole un tocco locale.

Il termine “arancia” viene utilizzato in vari contesti in Calabria. Ad esempio, “sucu d’arancia” si riferisce al succo d’arancia, mentre “zest d’arancia” indica la scorza grattugiata dell’arancia, spesso usata per insaporire piatti e dolci.

Pòsima: Un’Eredità Caffeinosa

Un altro termine interessante nel dialetto calabrese è “pòsima”, che si riferisce ai residui di caffè macinato rimasti dopo la preparazione del caffè. Questa parola ha una storia curiosa che riflette la lunga tradizione caffeicola della regione.

Il termine “pòsima” deriva dal greco “posisma”, che significa “fondo” o “sedimento”. Quando i greci antichi preparavano il caffè, usavano un metodo di filtraggio che lasciava un residuo sul fondo della caffettiera. Questo residuo, noto come “pòsima”, è diventato una parte essenziale della cultura del caffè calabrese.

Oggi, la “pòsima” viene spesso utilizzata per fare una seconda o addirittura una terza infusione di caffè. Alcuni calabresi credono che la “pòsima” contenga ancora del sapore, dando vita a una bevanda più debole ma comunque deliziosa.

Conclusioni

I vocaboli “arancia” e “pòsima” offrono una piccola ma affascinante finestra sulla lingua e la cultura calabresi. Mentre “arancia” mantiene il suo nome italiano, “pòsima” testimonia gli antichi legami della Calabria con la Grecia e la sua profonda passione per il caffè. Che si tratti di assaporare il gusto succoso di un’arancia o di gustare l’ultima goccia di un pregiato caffè, il dialetto calabrese aggiunge un tocco unico a queste esperienze quotidiane.